letteratura

Mi manchi amaro

Tu lavori, compagno di tempo, quel tempo ci ha trasformato in atomi d'aria, vediamo la nostra sinistra legata a un orologio senza lancette, non c'è traccia degli anni trascorsi mentre ricordiamo la nostra nostalgia per la patria e le strade libere di bambini che piangono.
Tre anni insieme, e forse di più. Perdonami. Non mi interessano le date. Mi basta sapere quando la tua luce che amo è nata in questa vita.


Sai anche, davvero, quello che desideravo era più tempo quel giorno, non riuscivo ad alzarmi.
Come dovrei coccolare la tua ultima fantasia in quel dannato corridoio?
Come posso sciogliere le mie catene e intravedere te nel profondo che ha scavato nella mia anima un pozzo senz'acqua?
La mia sensazione ora sembra quella di quel giorno, a maggio facevamo molto caldo, ma il soffocamento ha lottato con i margini di quei taccuini che continuo a strappare.
E se quel giorno il tempo non finisse mai, se solo gli sfortunati malati vivessero in un posto.
Impedisci a te stesso di ingoiare lacrime, e non c'è nulla di male in un soffio d'aria con le tue lacrime pure.


Sai quella primavera e la musica e sei infinita per me, perché sono sempre perso in te.
Impedisci a te stesso di sradicare la tua fame di amaro Ishtiqi.
E anche per imparare.
Voi siete le stelle, gli occhi nocciola e l'acqua che innaffia un fiore morto.
P rinfresca le formazioni della sua anima.

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